Piano Annuale per l'Inclusione
Istituto di istruzione superiore “Galileo Galilei” di Ostiglia
a.s. 2019 - 20
Piano Annuale per l’Inclusione
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/06/2019
e approvato dal Consiglio di Istituto in data 4/07/2019
(Delibera n° 3 del 4/07/2019)
PREMESSE GENERALI
”L'istruzione inclusiva non è un optional: è una necessità di base. Dobbiamo porre i nostri concittadini più vulnerabili al centro delle nostre azioni volte a consentire a tutti di vivere meglio," (Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù);
- il concetto di "Inclusione" va applicata a tutti gli alunni, come opportunità di partecipare alla vita scolastica e di raggiungere i migliori obiettivi in termini di apprendimenti e di partecipazione sociale;
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Inoltre, leggere le situazioni di alcuni alunni attraverso il concetto di Bisogno Educativo Speciale (B.E.S) può far
fare alla Scuola un significativo passo in avanti verso la piena inclusione.
E’ bene precisare che il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una categoria che comprende molti tipi di difficoltà educative - apprenditive degli alunni, sia le situazioni di disabilità riconducibili alla tutela della L.104 all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi specifici sia le altre situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico – culturale
Le disposizioni ministeriali (Circolare Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013; Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 (PAI); Nota Ministeriale del 22 Novembre 2013) sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e didattico del team docenti e del consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come alunno con BES.
Ai docenti non è richiesto di fare diagnosi, ovviamente, ma di riconoscere una situazione di problematicità.
Le recenti disposizioni ministeriali riconoscono agli insegnanti la possibilità di individuare l’alunno con BES sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche” consentendo alla scuola di riappropriarsi di un forte ruolo che le compete.
L’estensione del diritto alla personalizzazione dei percorsi formativi e di valutazione ad alunni non compresi prima nella Legge 104/92, nella Legge 170/2010, nella Legge 107/2015 e relativi Decreti attuativi, e’ una scelta importante che favorisce politiche scolastiche più eque ed inclusive: alunni che prima non erano individuati come portatori di bisogni e tutelati in questo senso, possono fruire di un Piano didattico personalizzato.
Inoltre la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 dichiara che la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia e individua quale priorità la necessità di rilevare, monitorare e
valutare il grado di inclusione della scuola per:
- accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi;
- predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;
- promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/ aspettative dei singoli.