Rassegna stampa
Da La Gazzetta di Mantova del 26 marzo 2020
Samsung insegna online ai ragazzi del liceo Galilei
Pomeriggio lezione a distanza sul problem solving partendo dalle difficoltà che si stanno affrontando in questi giorni di isolamento
OSTIGLIA. È andato in scena ieri, 26 marzo, il corso di formazione digitale in e-learning organizzato da Samsung per il liceo scientifico Galileo Galilei.
Dopo il successo delle attività di smart learning organizzate da Samsung con le scuole superiori di Lodi, Varese, Monza Brianza e Roma che hanno visto nelle ultime tre settimane la partecipazione di oltre 300 studenti e docenti, l’azienda ha dato il via a un corso per i ragazzi dell’istituto di Ostiglia.
Ieri pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, gli studenti del liceo scientifico sono stati coinvolti in un percorso di educazione digitale sul tema del problem solving a cura di un team di dipendenti di Samsung Electronics Italia, collegati da remoto.
L’obiettivo del percorso didattico: sviluppare l’attitudine creativa a risolvere problemi, incoraggiando gli studenti a elaborare, grazie anche alla tecnologia, idee e soluzioni che affrontino questioni sociali.
Attraverso una serie di esercizi di gruppo, gli studenti sono stati stimolati a identificare le principali problematiche emerse dal vivere “a distanza”, un’esperienza che stiamo tutti vivendo in questi giorni, e sono stati guidati attraverso strumenti di problem solving verso l’ideazione di soluzioni innovative.
«Vogliamo dare competenze trasversali - spiegano da Samsung - L’attivazione di progetti di formazione digitale parte da una domanda: come possiamo aiutare nel concreto la comunità di studenti che in questo momento si trova costretta a casa, e come la tecnologia può in qualche modo supportare questi ragazzi dando loro, per quanto possibile, una parvenza di normalità? Per questo abbiamo pensato che la cosa più semplice fosse permettere loro di condividere le loro esperienze e coinvolgerli in un percorso di didattica alternativa facendo leva sull’entusiasmo dei nostri giovani dipendenti e il grande spirito collaborativo che abbiamo riscontrato da parte del corpo docente delle scuole coinvolte».