La nuova sfida del Galilei


Ma cos’è, il Paese dei Balocchi?!

Devono aver pensato qualcosa del genere “i puristi della Scuola”, lo scorso sabato pomeriggio, dopo aver varcato la soglia dell’Istituto Superiore Galilei di Ostiglia ed essere stati accolti da un gruppo di studenti e studentesse assembrati davanti alla portineria a ballare, cantare e suonare i propri strumenti musicali e, poco più avanti, da chioschetti dove si distribuivano pop-corn e zucchero filato.

 

Giusto il tempo di arrivare nell’Aula Magna gremita – accompagnati da studenti e studentesse vestiti di bianco, ognuno con un cartellino al collo corredato da foto, nome e classe frequentata – poi tutti gli interrogativi hanno trovato la risposta che aspettavano.

“Un badge per i professori e per il personale ATA, e uno per ogni studente, con colore differenziato per classe e indirizzo di studi, così da poter essere tutti immediatamente riconoscibili rispondendo a standard di sicurezza e, contemporaneamente, per poter sviluppare ognuno un senso di appartenenza all’Istituto che ci accomuna” – questa è solo una delle tante novità previste dalla dirigente di fresca nomina, la siciliana Lucia Scolaro, che ha presentato alla platea di circa 300 persone del primo open day del Galilei 2019/2020 la sua “idea di scuola”, a misura degli studenti e delle studentesse.

 

L’idea di una scuola al passo coi tempi, che punti a diventare riferimento educativo sul territorio, con cui si propone di lavorare in stretta sinergia, sicura – anche grazie alla collaborazione con le Forze dell’ordine – tecnologica e inclusiva, che vuole scommettere sulle innovazioni didattiche, e su un arricchimento dell’iter formativo, investendo su un ricco ventaglio di progetti,  dalle certificazioni linguistiche alle competenze chiave di cittadinanza, dalle competenze grafiche e  informatiche alla scoperta e valorizzazione delle capacità creative degli studenti.

 

Nella seconda metà del pomeriggio, le famiglie hanno avuto un piccolo saggio, e assaggio, di come questa idea si realizzi nel concreto, partecipando ai laboratori condotti dagli studenti dell’Istituto, con la supervisione dei docenti, per presentare i diversi indirizzi e le diverse discipline, all’interno di un ambiente d’apprendimento dinamico e stimolante. Il tutto, tra un pop corn e un morso allo zucchero filato, rallegrato dal gioco e dal sano divertimento generato dalla creatività, liberata fuori dalle aule, dei nostri studenti, attraverso performance spontanee di musica dal vivo, persino insieme a qualche docente.

 

Il Galilei di Ostiglia ha lanciato la sfida per una “scuola aperta” nel senso più vero della parola, che aspiri a diventare luogo di attrazione e partecipazione attiva per i ragazzi e le ragazze non solo nelle ore scandite dalla campanella; aperta agli aspetti ludici, creativi e ricreativi e al caleidoscopio di colori che sanno regalare: una scuola da costruire tutti insieme, con coraggio, intraprendenza e senso di responsabilità.

Ricordandoci, con un sorriso, che tutti i Pinocchio diventano bravi bambini (anche) grazie a un giro nel Paese dei Balocchi.

 

 

Giuseppe Scuderi